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martedì 26 febbraio 2008

Uno spettacolo di giornata


Certe mattine suona la sveglia e vorresti aver appena spento la luce.

Ascolti il radiogiornale del mattino e vorresti essere mille miglia lontano da questo mondo.

Assapori il primo sorso di caffè e già ti si figura davanti tutto quello che succederà oggi,

proprio tutto, e sai già che anche oggi non si sgarrerà di un millimetro:

ti perderai nei tuoi pensieri mattutini e arriverei in ritardo alla preghiera del mattino,

sarai agitato per essere arrivato in ritardo e fino a metà messa di pregare non se ne parla,

passerai metà mattina cercando di capire qual'è il modo migliore di far passare il tempo durante l'ora di quel prof,

e l'altra metà incavolato con quell'altro prof che inizia lezione cinque minuti prima e finisce cinque minuti dopo,

poi ti incavolerai di sicuro con quella persona che, come ogni giorno, farà esattamente tutto quello che a te da più fastidio,

ma, come ogni giorno, ti preoccuperai di far risplendere sul tuo volto il sorrisino ipocrita garante della pacifica convivenza,

ti chiamerà quella persona che non ne puoi più di sentire

e invece quell'altra che ogni volta che squilla il cellulare speri che sia lei naturalmente non si farà viva,

passerai il pomeriggio a cercare di capirci qualcosa per l'esame di settimana prossima, con il letto tentatore sempre lì al tuo fianco, e arriverai alla preghiera prima di cena stanco morto e con la testa da tutt'altra parte,

uscirai dalla cena edificato dal piattume delle conversazioni e andrai a controllare la posta su internet scoprendo che naturalmente metà della gente non ti ha ancora risposto,

se ti gira ti diletterai con qualche discussione su msn, giusto per tirartela un po'...

e poi tornerai nella tua stanzetta e, spegnendo la luce ti chiederai:

"Una giornata come quella di oggi vale proprio la pena di essere vissuta?"

No, se non sei capace di sentire il suono della sveglia e pensare a quante occasioni per amare avrai oggi.

No, se non sei capace di di ascoltare il radiogiornale e raddoppiare gli sforzi nel desiderio di migliorare questo mondo.

No, se non sei capace di consegnare nella preghiera al Signore tutti i tuoi pensieri e tutte le tue preoccupazioni mattutine.

No, se non sei capace di vedere in quel prof flebotico una persona che per quello che può cerca di donare qualcosa alla tua vita.

No, se non sei capace di capire che magari dietro l'atteggiamento odioso di quel compagno specializzato nel collaudo della tua resistenza testicolare (rompicogl... n.d.r.) c'è una sofferenza gigantesca che di certo la tua indifferenza non farà che aumentare e che solo un po' d'amore potrebbe sanare.

No, se non sai trasformare in occasione per amare l'incontro con ogni singola persona.

No, se non sei in grado di voler bene alle persone che ami così come sono, capendo che magari la gente ha qualcosa di un po' più importante da fare che non star dietro ai tuoi messaggi e alle tue email.

No se non sei capace di arrivare a sera e fermarti a pregare per ogni singolo volto che oggi ha decorato di bellezza la tua giornata, se non sei capace di ringraziare in ginocchio per tutto l'amore immeritato che oggi hai ricevuto e per tutto l'amore che oggi hai potuto donare.

Alzati e ama Gabry! C'è un altro spettacolo di giornata che chiede di essere vissuto!

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